“Solo sulla carta la nuova sala di elettrofisiologia ed emodinamica del reparto lametino di Cardiologia”

Il consigliere regionale uscente Raffaele Mammoliti lamenta «la mancata attivazione, dopo essere stata completata marzo del 2023, della nuova sala di elettrofisiologia ed emodinamica del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme. Una sala adibita all’elettrostimolazione ed elettrofisiologia, ma può fare molto molto di più. Le sue dimensioni, le attrezzature e gli optional permetterebbero oltre che l’interventistica coronarica, anche gli interventi ibridi. Dopo un investimento di quasi 2.000.000 di euro non è ancora operativa. Sono infatti continui i rinvii per la sua attivazione».

Mammoliti ricorda che «a febbraio 2025 la “promessa” del commissario dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini: assunzione di un perfusionista e imminente assunzione di un secondo e l’avvio del nuovo servizio di elettrofisiologia e per l’emodinamica. L’Asp di Catanzaro ha inoltrato tutto alla Regione Calabria da cui dipende l’autorizzazione. La “promessa” di febbraio 2025 seguiva quella di settembre del 2024 quando, sempre il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini, aveva annunciato la partenza a Lamezia Terme dell’Emodinamica per fine settembre 2024, attraverso l’assunzione di due perfusionisti e di nuovi cardiologi. Siamo a settembre 2025 ma ancora nulla di tutto questo, se non l’ennesimo rinvio. L’ultima ed ennesima “promessa”, infatti, risale a un mese fa quando il commissario dell’Asp ha fatto sapere che l’inaugurazione della nuova sala, con l’attivazione del servizio di elettrofisiologia, è attualmente prevista, questa volta, entro la fine dell’anno in corso. La mancata attivazione della sala interventistica collegata al reparto di Cardiologia, comporta quindi che i pazienti che giungono in reparto a Lamezia per problemi cardiologici vengono stabilizzati e mandati al Pugliese di Catanzaro (o al policlinico di Germaneto) per la coronografia, ma attendono ricoverati settimane e settimane al Giovanni Paolo II di Lamezia per sottoporsi alla coronografia, lasciando così “parcheggiati” altri pazienti nella Cardiologia – Utic dell’ospedale di Lamezia».

Il consigliere regionale uscente sottolinea che «la Regione Calabria ha già inserito Lamezia Terme nella organizzazione della rete ospedaliera regionale (integrazione Dca 64/2016) che prevede per l’ospedale Giovanni Paolo II la collocazione e il potenziamento delle attività cardiologiche con l’implementazione dell’attività di elettrofisiologia di Emodinamica. Ma tutto ciò da anni è rimasto sulla carta». Il perché lo spiega lo stesso atto che viene citato parzialmente: “si prevede inoltre, la collocazione e il potenziamento delle attività cardiologiche (Cardiologia e UTIC) con implementazione dell’attività di Elettrofisiologia e dell’attività di Emodinamica, anche ai fini dell’inserimento nella rete SCA, previa ricollocazione strutturale o riassetto organizzativo su base dipartimentale con l’Hub o con altro Spoke di riferimento”. L’area centrale della Calabria aveva a Catanzaro i due centri, tra pubblico e privato, di riferimento.

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