Crioconservazione: la proposta per combattere l’inverno demografico in Calabria

Il grido d’allarme sulla crisi delle nascite in Italia, e in particolare in Calabria, risuona sempre più forte. Una società che non genera più figli, suo malgrado, sta rinunciando al suo futuro.

Per questo motivo, una nuova proposta legislativa punta a un sostegno concreto alla natalità per contrastare il dilagante inverno demografico.

La crisi demografica nei dati Istat

I dati dell’Istat sulla denatalità sono inequivocabili e drammatici. Il 2024 ha segnato un calo delle nascite dell’8,4% rispetto al 2023, con proiezioni ancora più negative per l’anno in corso. La Calabria, in particolare, subisce un doppio colpo: lo spopolamento dovuto all’emigrazione giovanile e le profonde difficoltà che le coppie incontrano nel realizzare il desiderio di genitorialità. Il risultato è una regione a rischio di desertificazione demografica, priva di un ricambio generazionale essenziale.

Un desiderio di maternità posticipato

La radice del problema non risiede in una mancanza di desiderio di diventare genitori. Al contrario, la volontà di mettere su famiglia è spesso presente, specialmente tra le donne. Tuttavia, il mancato successo professionale e, di conseguenza, l’assenza di un lavoro sicuro e di una stabilità economica, spingono a rimandare la gravidanza.

Questo continuo posticipare ha, nella maggior parte dei casi, una conseguenza biologica nefasta: il fallimento nel concepimento quando, finalmente, le barriere socio-economiche vengono superate e si decide di agire.

La crioconservazione come strumento di sostegno

In attesa che si verifichino i necessari cambiamenti strutturali — come un sostanziale aumento dell’occupazione e una crescita effettiva dei salari — che permetterebbero alle donne di non posticipare la prima gravidanza, si rischia di diventare un Paese di soli anziani.

Per evitare questo scenario, è il momento di agire con strumenti concreti e immediati. La proposta in discussione individua nella crioconservazione (social freezing) lo strumento chiave per invertire la rotta.

Finanziare politiche pubbliche che sostengano questa pratica può offrire alle donne la possibilità di preservare la propria fertilità in giovane età, disgiungendo l’orologio biologico da quello socio-economico e professionale.

L’auspicio è che questa proposta di legge venga calendarizzata nel più breve tempo possibile e sia considerata uno strumento valido e immediato per contrastare la desertificazione demografica che sta attanagliando la Calabria e l’intero Paese.

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