Capaci, Amalia Bruni: “Nessuna zona grigia né connivenza, o si è contro la mafia o si è complici”

“Non esistono alternative, il nostro esempio deve essere come quello di Falcone e Borsellino e degli uomini e donne delle loro scorte morti per proteggere tutti noi”

“Non ci può essere ambiguità, nessuna zona grigia, né silenziosa connivenza: o si è contro la mafia oppure si è complici. Alternative non esistono e noi, a distanza di 31 anni dalla strage di Capaci ricordiamo il sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, cui fece seguito, qualche settimana più tardi, quello in cui furono assassinati Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Ricorrenza, questa, divenuta Giorno della Legalità, in ricordo di tutte le vittime di mafia. Non dobbiamo mai dimenticare chi, in nome della giustizia, della legalità e delle istituzioni ha dato la sua vita, la reazione sdegnosa e la commozione generale, suscitata dai vili attentati a Falcone e a Borsellino, il grido di dolore e di protesta di tutti gli italiani liberi e onesti è diventato un movimento delle persone perbene che hanno passione e a cui sta a cuore un’Italia libera dal malaffare e dalle mafie. Un movimento che ha messo radici importanti in tutta la società, che ha contribuito a non avere più paura ma coraggio, spezzando sempre più spesso le catene della connivenza e dell’omertà. Purtroppo la mafia non è scomparsa perché non siamo ancora riusciti a sconfiggerla definitivamente anzi, sta cercando di estendere i suoi malefici tentacoli ovunque, anche a livello internazionale ed è per questo che occorre uno sforzo importante a tutti i livelli, a cominciare dalle Istituzioni. Ai cittadini il compito di vigilare, di condannare e di respingere sempre in modo netto e deciso le nefandezze, i metodi e la stessa esistenza della mafia”.

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