Mammoliti: «Ospedali vibonesi a rischio chiusura, Occhiuto minimizza»

«A distanza di circa tre mesi dall’ interrogazione da me presentata, è giunta la risposta con la quale il presidente Occhiuto, anziché spiegare come sarà possibile mantenere in vita gli ospedali di Tropea e di Serra San Bruno, cerca di edulcorare gli infausti effetti che, inevitabilmente, deriveranno dall’applicazione della previsione normativa contenuta nella proposta della nuova rete ospedaliera, affermando in sintesi che, l’accentramento dell’offerta sanitaria presso l’ospedale di Vibo Valentia non potrà che avere ricadute positive sull’efficienza di tutta la sanità vibonese».

A dichiararlo in una nota è Raffaele Mammoliti, consigliere regionale del Partito democratico, il quale è intervenuto sulla vicenda che interessa i nosocomi della provincia vibonese. «La risposta denota, chiaramente, l’inappropriata attenzione che il presidente Occhiuto riserva alla sanità vibonese che, è bene ricordarlo, nonostante versi in condizioni a dir poco disastrose, continua ad essere affidata all’amministrazione di un commissario che svolge la sua attività non “a tempo pieno”, ma bensì “a tempo parziale” in quanto impegnato, inoltre, ad amministrare l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro», ha asserito riferendosi ad Antonio Battistini.

«Per affrontare le criticità della sanità vibonese non sono sufficienti interventi parziali, tantomeno ordinari. A Vibo Valentia è in gioco la tenuta del sistema sanitario pubblico, l’esigibilità dei Livelli essenziali di assistenza, l’incolumità e la sicurezza degli operatori sanitari sempre più oggetto di inaudite aggressioni. Occorre realizzare una vera programmazione socio sanitaria al fine di garantire servizi e prestazioni efficienti e un’adeguata presa in carico multidisciplinare delle persone. Bisogna essere consapevoli che nel territorio vibonese si concentrano problematiche sanitarie, problematiche di vulnerabilità economico sociale e problematiche che afferiscono alla sicurezza e al presidio del territorio. Per tali ragioni è necessario agire su più fronti e in più direzioni», ha concluso Mammoliti.

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