Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
– l’art. 3, comma 2 della Costituzione prevede in capo alla Repubblica la rimozione degli ostacoli che impediscono la partecipazione di tutti i cittadini alla vita sociale;
– l’art. 34 della Costituzione sancisce il diritto allo studio per tutti, intendendo oltre alla frequenza scolastica anche la partecipazione alle attività extracurriculari;
– l’art. 12, comma 3 della legge n. 104/1992 stabilisce il diritto del minore con disabilità all’educazione e all’istruzione nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado, favorendo la piena integrazione scolastica, comprese le uscite scolastiche;
– il Dlgs n. 66/2017 e il Dlgs n. 96/2019 definiscono il diritto alla partecipazione piena e consapevole dello studente con disabilità a tutte le attività della comunità scolastica;
– il PEI (Piano Educativo Individualizzato), redatto secondo le line guida ministeriali, deve includere anche le modalità di partecipazione alle uscite didattiche, attività laboratoriali ed extrascolastiche, con la relative previsione di risorse umane e strumenti di supporto;
– le Linee guida del MIUR per l’inclusione scolastica (nota MIUR 4274/2009, CM 291/1992, ecc.) prevedono che le uscite didattiche devono essere considerate parte integrante del percorso di inclusione, ponendo in capo all’istituzione scolastica di garantire il supporto necessario affinchè l’alunno con disabilità partecipi in condizioni di pari opportunità. Rilevato che: – è degli scorsi giorni la notizia che il minore P.G., alunno di 10 anni di Monasterace, affetto da grave disabilità, non ha potuto prendere parte ad una visita guidata con la sua classe poichè da parte dell’ASP non è pervenuta l’autorizzazione alla presenza dell’infermiere;
– trattasi di circostanza consentita dalla normativa, viste le condizioni del minore, per garantire maggiore tutela allo stesso;
– come reso noto dalla famiglia, la stessa ha inoltrato, con largo anticipo, 2 pec con la richiesta di autorizzazione all’accompagnamento dell’infermiere, senza ricevere alcun riscontro;
– il minore non ha, pertanto, partecipato alla gita scolastica. Rilevato, inoltre, che: – lo stesso minore attende da mesi la redazione del Progetto individuale, documento ufficiale che il Comune deve predisporre d’intesa con l’Asp, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di cui necessita. Considerato che: – la partecipazione alle uscite didattiche degli alunni con disabilità è un diritto non negoziabile rientrante nella sfera dell’inclusione scolastica;
– il ritardo nella definizione del Progetto individuale comporta evidenti disagi e carenze dei livelli e delle forme di assistenza necessari al minore con disabilità. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria
Per sapere:
– i motivi per il quali il competente ufficio dell’Asp di Reggio Calabria non ha risposto alla richiesta di autorizzazione alla partecipazione dell’infermiere alla visita guidata;
– i motivi del ritardo nella definizione del Progetto individuale del minore P. G.;
– se intende attivarsi per l’eventuale accertamento delle responsabilità individuali per i mancati riscontri;
– come intende adoperarsi perché non si ripetano in futuro situazioni del genere.
27/05/2025
E. ALECCI